I prestidigitatori della rete

Un piccolo quadro del pittore renacentista El Bosco rappresenta un prestidigitatore mentre realizza trucchi di magia davanti a un gruppo di persone che lo ammirano a bocca aperta. Il dipinto, che data degli inizi del secolo XVI, mostra come l’illusionista abbia fatto comparire misteriosamente su un tavolo rospi, monete e altri oggetti. Ma, se uno guarda bene, si vede come dietro agli spettatori c’è un ladro che -sfruttando l’occasione e d’accordo con il prestidigitatore- ruba la borsa dei soldi a uno di quelli più assorti nello spettacolo. I prestidigitatori venivano chiamati così proprio per l’abilità delle loro dita (presti-digita-tori): veloci, agili, ingannevoli. I prestidigitatori sono i geni dell’attenzione. Una volta gliela consegniamo, ci possono stupire, intrattenere e… anche rubare.

L’abilità degli illusionisti viene a proposito ai nostri giorni, perché loro riescono a guidare la nostra attenzione in modo simile a come i media digitali la catturano (è buffo che le parole prestidigitatore e digitale condividano un riferimento alle digita, alle dita, usate per fare i trucchi oppure per contare i numeri). Sembra che stiano giocando con la nostra attenzione, che non siamo più padroni del nostro tempo. Un recente documento del Dicastero per la Comunicazione sui Social Media, afferma che “l’attenzione è diventata il bene e la risorsa più preziosa (…). Lo spazio per l’ascolto deliberato, per l’attenzione e per il discernimento della verità sta diventando raro”. Perfino chiama “ladri di attenzione” ad alcune applicazioni e siti web. 

L’attenzione però è un bene prezioso. Ci serve per dare spazio alle riflessioni che richiedono calma, per perderla nelle persone che la meritano, per incastrare insieme intuizioni che hanno bisogno di tempo per ritrovarsi… Non a caso per gli antichi latini l’attenzione era volgere l’animo a qualcosa. Oggi, il nostro animo vive in una giostra di richiami. Il nostro cervello è agitato, confuso, distratto. 

Come ricuperare il controllo? Io sempre concentro la risposta in una parola: alternative. Bisogna presentare alternative alla nostra mente vaga o stanca: amici, sport, libri, famiglia, passioni… Così, quando il prestidigitatore ci prometta un momento di magia, saremo capaci di passare avanti con un sorriso, per volgere l’animo a cose che lo facciano più grande, ed evitare così che ci rubino il bene più prezioso: il tempo che ci è stato concesso di vivere.

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